Regina di Francia. Figlia di Lorenzo de' Medici, duca
d'Urbino, e di Maddalena de la Tour d'Auvergne, contessa di Boulogne.
Sposò, nel 1533, il secondogenito di Francesco I di Francia, Enrico, duca
di Orléans; anche dopo l'ascesa al trono di Enrico,
C. visse in
disparte, consacrandosi interamente all'educazione dei 10 figli. Vedova nel
1559, all'avvento al trono di Carlo IX, nel 1560, riuscì a farsi
proclamare reggente; non riuscì però ad evitare che si preparasse
il clima in cui dovevano divampare le guerre di religione. Nel periodo delle
accese dispute, rimase indecisa tra cattolici e ugonotti. Nel 1563
promulgò l'editto di Amboise sulla libertà di coscienza.
All'inchiesta seguita all'attentato contro l'ammiraglio ugonotto Coligny,
C. dette mano libera ai suoi per il massacro della notte di San
Bartolomeo (24 agosto 1572). Invano negli ultimi anni tentò una politica
di equilibrio tra le parti in lotta: riuscì soltanto a conciliarsi l'odio
di tutti (Firenze 1519 - Blois 1589).